La Nao Challenge è un contest didattico dedicato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado con l’obiettivo di aumentare la conoscenza dei giovani nell’impiego della robotica umanoide attraverso lo sviluppo di software e applicazioni per divulgare le potenzialità sociali della robotica (https://www.naochallenge.it/).
Il Team FeRobotics (https://sites.google.com/ferrarisusavirtual.it/feroboticsit/home-page) composto da 10 studenti della classe prima Liceo Scientifico Quadriennale Scienze Applicate – curvatura in Robotica & Design, seconda ITIS Informatica & Telecomunicazioni e terza Istituto Professionale – Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale si è qualificato per le finali Nazionali dell’importante competizione nazionale dedicata ai robot umanoidi Nao Chalenge 2023 che avranno luogo a Firenze il 22 e 23 maggio. Le prove si svolgeranno presso la prestigiosa struttura dell’Innovation Center di Fondazione CR (Innovation Center di Fondazione CR Firenze), futuro polo digitale di Firenze, e, la gara vera e propria, nel meraviglioso Teatro della Pergola (Teatro della Pergola), uno dei più antichi e ricchi di storia di tutta Italia.
Il Team valsusino, composto da Stefano Abbà, Federico Bellone, Ruben Grindatto, Andrea Alessia Mannarino, Daniele Marzo Alessandro Mazzotta, Emma Razzano, Antonio Ribattezzato, Camilla Sotgiu e Marta Talachini, si chiama appunto Fe robotics e il nome è associato all’azienda valsusina di smaltimento di rifiuti F.A.D.A, sponsor dell’iniziativa. Le finalità della scuola, nel pieno indirizzo dell’obiettivo 12 dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile, sono di sensibilizzare le persone sulle corrette modalità di smaltimento dei rifiuti ferrosi, e non solo, mediante l’utilizzo del robot umanoide Nao in dotazione nei laboratori scolastici.
Attraverso l’utilizzo della robotica, infatti, gli studenti vogliono diffondere il significato della parola “Economia circolare”, in modo da condividere gli ideali di sostenibilità per evitare i cambiamenti climatici. Un compito di realtà di grande valore educativo e una sfida complessa. La grande impronta laboratoriale e l’utilizzo di innovative metodologie con lavori di gruppo e scambio tra pari aiutano i ragazzi a sviluppare il pensiero computazionale e il problem solving, perchè devono ragionare insieme per risolvere problemi reali attraverso l’aiuto reciproco». Gli studenti che compongono la squadra hanno presentato il progetto vincente disegnando anche un logo per creare un vero e proprio brand in modo del tutto professionale a partire del nome Fe robotics: il logo indica infatti il simbolo del ferro nella tavola periodica con il suo numero atomico nel logo grafico presentato. Il colore verde selezionato è stato motivato come il colore dell’ecosostenibilità ambientale e Robotics infine indica che si fa uso della robotica umanoide per raggiungere l’obiettivo.