La Robocup Junior Academy é una importante realtà nazionale che nasce dalla rete costituita dai Dirigenti Scolastici capofila delle Reti Territoriali di robotica educativa.
Dal 19 al 22 Aprile si sono svolti a Vicenza i campionati nazionali Robocup Junior Academy (http://robocupjunioracademy.it/) dove i nostri ragazzi, dopo aver vinto i regionali il 15 Marzo a Torino, questa volta hanno battuto quasi tutta la penisola classificandosi al Secondo posto su 80 team di scuole provenienti da ogni Regione d’Italia, garantendosi così l’accesso all’European RoboCup Junior che si terrà a Varaždin in Croazia dal 7 al 10 giugno e dove i nostri ragazzi valsusini sfideranno gli studenti di tutta Europa (https://rcjcroatia2023.eu/).
Il 22 Aprile u.s. infatti, il team RoboSusa della classe 4BE – ITIS Elettronica ed Elettrotecnica, composto da Marco Di Bella, Paolo Rocci, Fulvio Tournoud, Luigi Vair e Adrian Vasile è stato premiato, dopo tre giorni di gare durissime, con un secondo posto a livello nazionale che rappresenta per i ragazzi e per la scuola un risultato semplicemente straordinario e che li proietta nella competizione europea. Così come non è da sottovalutare l’impresa dei colleghi più giovani della 3 AL Liceo che hanno comunque raggiunto un importante diciassettesimo posto in classifica con un team composto da: Edoardo Cacciatore, Francesco Gioberto, Stefano Guglielmo e Gabriele Giuseppe Menniti.
A completamento di una giornata straordinaria per la scuola c’è stata, inoltre, l’attribuzione ai nostri studenti, selezionati tra ottanta squadre diverse, del prestigioso Premio Fair Play dedicato a Marina Poian che viene assegnato alla squadra con il miglior comportamento dal punto di vista dell’educazione, del rispetto delle regole e degli avversari, del comportamento sul campo di gara e con il personale dell’organizzazione e con i rivali.
Sparigliando ogni pregiudizio, che spesso accompagna gli studenti degli istituti tecnici, l’ITIS Ferrari è stato indicato Sabato 22 Aprile come un esempio nazionale di buone pratiche didattiche e educative per le competenze tecniche acquisite nelle scuole del territorio dai suoi studenti e per il loro fair play in gara, un aspetto non secondario perché, non dimentichiamoci, la scuola che vogliamo è una scuola che offra l’apprendimento di contenuti e dunque conoscenze ma anche di valori e competenze, contribuisca alla crescita personale e aiuti gli studenti a orientarsi in un mondo complesso dominato da tecnologie il cui completo controllo ancora ci sfugge, una scuola che formi una “testa ben fatta” come ci insegna Edgar Morin. È un grande risultato per tutti perché si vince quando si gioca in squadra come un gruppo affiatato come hanno fatto i nostri studenti gareggiando per la squadra e non per un singolo e come fa la scuola, che partecipa alle iniziative del territorio mantenendo stretti rapporti con le istituzioni, gli enti locali e il sistema delle aziende per fare sistema e costruire la migliore offerta per dare un futuro ai giovani.